

Fregata Portaelicotteri Classe ALPINO (2 Unità)
| Unità | Cantiere di costruzione | Impostata | Varata | Consegn.  | RADIATA | Motto | ITU | 
| ALPINO CARABINIERE | CNR RIVA TRIGOSO CNR RIVA TRIGOSO | 27.02.1963 
 09.10.65 | 10.06. 67 
 30.09.67 | 14.01.68 
 28.04.1968 | 31.03.06 
 19.11.08 | Di qui non si Passa Nei Secoli Fedele | 
L'Alpino progettato assieme al Carabiniere verso la metà degli anni 60 , rappresentava la seconda generazione di fregate portaelicotteri italiane ( dopo la classe Bergamini ) dotata tra l’altro , di un impianto di stabilizzazione con pinne antirollio che permetteva all’Unità l’impiego di elicotteri e delle armi anche in condizioni meteorologiche avverse. Con queste iniziali caratteristiche e per l’armamento in dotazione vennero impiegate nella Squadra Navale per assolvere i seguenti compiti principali : scoperta, localizzazione e distruzione di sommergibili; protezione di convogli e forze navali dalla minaccia subacquea; scorta ravvicinata antisom, antiaerea e antinave. Successivamente dal gennaio 1998 con D.M. 27 Febbraio 1998 l’Unità è stata riclassificata come “ Nave Comando e Supporto forze di Contromisure Mine” assumendo il distintivo ottico “A 5384” in sostituzione del precedente “F580” . Per tale nuovo compito sono state apportate delle modifiche che sostanziali nella sistemazioni interne ed esterne, sbarcando dalla nave tutto l’assieme dell’armamento ASW, due dei 5 cannoni da 76/62, e rimosso l’apparato motore motore a gas.
Nave  Carabiniere, progettata assieme a Nave Alpino verso la metà degli anni '60, fu  varata presso i Cantieri del Tirreno di Riva Trigoso il 30 settembre 1967 ed è  entrata in servizio il 28 Aprile 1968. 
  Alla fine degli anni sessanta l'Unità  rappresentò un salto qualitativo dal punto di vista operativo e tecnologico. Fu  la prima Unità della M.M. ad installare due turbine a gas (FIAT LM-2500 da  25000 CV. ciascuna), abbandonando in tal modo la propulsione a caldaie che  caratterizzava tutte le Unità fino ad allora costruite. Con queste iniziali  caratteristiche e per l'armamento in dotazione l'Unità venne impiegata, nella  Squadra Navale, per assolvere i seguenti compiti principali: scoperta,  localizzazione e distruzione di sommergibili; protezione di convogli e forze  navali dalla minaccia subacquea; scorta ravvicinata antisom, antiaerea e  antinave. A partire dal 1° Aprile 1992 l'Unità è stata posta alle dipendenze di  Maridipart La Spezia  e fino al 31 Dicembre 1994 è stata sottoposta ad un ciclo di grandi lavori, che  hanno comportato lo sbarco di cinque impianti singoli 76/62 e del lanciabombe  antisom K 113. Alla fine dei lavori l'Unità è stata trasformata in "Nave  Esperienza", pur mantenendo il distintivo ottico F 581, ed impiegata,  quindi, come piattaforma per lo sviluppo dei sistemi di combattimento che la Marina Militare  Italiana impiegherà sulle Unità di nuova generazione. Attualmente è in corso la  sperimentazione del sistema missilistico PAAMS (Principal Anti Air Missile  System) con radar multifunzionale EMPAR (European Multi-Function Phased Array  Radar) SPY-790, sistema che, al termine della sperimentazione, vedrà il suo  impiego sulle unità del programma "Orizzonte" e sulle nuove Unità  Maggiori. 
  
 
                                    
    
  

